Costituito nel dicembre 1990 su iniziativa di un gruppo di professionisti convinti della necessità di riportare alla luce le radici storiche dell’Isola e, contemporaneamente, con lo scopo di creare uno strumento adeguato per sollecitare un dialogo socio-culturale nel territorio, l’Istituto per la Cultura Siciliana nell’arco di quasi trent’anni, senza mai perseguire fine di lucro, ha portato avanti iniziative di alto profilo incontrando protagonisti del mondo della Cultura, dell’Economia e della Politica regionali e nazionali, e istituendo Premi per valorizzare le energie che esprime la Sicilia.
Riportiamo qui una sintesi delle finalità dell’Istituto per la Cultura Siciliana (dall’Atto Costitutivo registrato a Catania in data 7 dicembre 1990 – Repertorio n. 31286, Raccolta 8516 )
ARTICOLO 4 (sintesi)
L’Associazione si prefigge i seguenti scopi:
promuovere l’individuazione, il recupero, la valorizzazione del patrimonio storico, artistico, culturale ed ambientale della Sicilia;
promuovere ricerche e studi di carattere scientifico su tematiche storiche e sociali;
promuovere iniziative tese a valorizzare l’immagine della Sicilia sul territorio nazionale e all’estero;
organizzare mostre, premi, convegni, seminari e iniziative di qualsiasi genere a valenza culturale, indirizzati in particolar modo verso il riconoscimento dell’operato di personalità distintesi nel mondo artistico, imprenditoriale, scientifico;
incentivare l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro usufruendo delle agevolazioni legislative sull’occupazione giovanile, costituendosi quale forza operativa che assicuri, in prospettiva, posti di lavoro stabili;
creazione e gestione di corsi per lo studio del recupero dei centri storici, artistici, ambientali e paesaggistici.
Fra gli incontri organizzati ricordiamo quello tenuto nel 1992 sul tema “Fra Magistratura e Stampa i diritti dei cittadini”, con la partecipazione dei magistrati Carlo Caponcello e Alfredo Gari, degli avvocati Sergio Seminara e Carmelo Passanisi, e dei giornalisti Fabio Albanese, Salvo Barbagallo, Salvo Billitteri, Francesco Causarano, Giuseppe Lazzaro Danzuso, Enea Ferrante, Pino Finocchiaro, Giuseppe Mazzone, Luigi Prestinenza; quello tenuto nel 1996 sul tema “Prospettive per l’Italia” con la partecipazione di GiulioMazzon, segretario generale dell’ANPI, di Giuseppe Giarrizzo, preside della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Catania, di Ivo Biagianti, docente dell’Università di Siena, di Saverio Di Bella, senatore della Repubblica e direttore del Centro Studi Antimafia dell’Università di Messina, di Antonio Leonardi, presidente nazionale Federavvocati, di Antonio Massimo Perrot, Governatore Distretto 108 Y del Lions Club, di Salvatore Scalia, Capo servizio Cultura del quotidiano “La Sicilia”.
Questi due convegni hanno costituito la base di diversi “Incontri” che hanno avuto costantemente come obbiettivo la trattazione di argomenti legati non solo all’attualità, ma attinenti a problematiche sociali molte delle quali, purtroppo, rimaste irrisolte nel tempo.
Negli anni ’90 l’Istituto per la Cultura Siciliana assegnò anche prestigiosi riconoscimenti, fra questi ricordiamo:
il Premio “Nicola Garipoli”, assegnato nel 1991 al presidente della Regione Rino Nicolosi, e nel 1993 a Giuseppe Grimaldi, presidente internazionale dei Lions;
il Premio “Capitolo d’oro” del 1996, assegnato al professore Giuseppe Giarrizzo per il volume “Massoneria e Illuminismo nell’Europa del ‘700”, e a Giulio Mazzon per il suo impegno a servizio della Libertà;
il Premio “Giovane Artista”, assegnato nel 1992 a Joe e Jennifer Schittino e Massimiliano Ruffino e Cristiano Giardini, e nel 1996 a Giulia Ganci.